DANZATERPIA AL MUSEO DELLA VALLE – AGOSTO 2024

Il Museo della Valle offre alla popolazione di Zogno l’occasione di sperimentare gratuitamente un incontro di danzaterapia. All’interno di una sala riservata del Museo, per 4 giovedì dalle 10 alle 11.30 durante il mese di agosto, l’insegnante e danzaterapeuta clinico Stefano Cortinovis terrà interventi di danzaterapia gratuiti aperti alla cittadinanza adulta. Per chi lo desidera, gli incontri saranno preceduti dalle 9 alle 10 da una speciale visita guidata al Museo della Valle.

 

Date incontri di Danzaterapia:

  • giovedì 1 agosto
  • giovedì 8 agosto
  • giovedì 22 agosto
  • giovedì 29 agosto

Orario:

  • dalle 10 alle 11.30
  • per chi lo desidera è possibile partecipare a una speciale visita guidata del museo dalle 9 alle 10

Costo:

  • gratuito

Prenotazione obbligatoria:

 

Che cosa serve:

Per danzare occorre un abbigliamento comodo, che permetta di muoversi con libertà. Si danza possibilmente scalzi oppure con calze. Non serve nessuna esperienza precedente di danza e/o di ballo: solo il desiderio di fare un’esperienza di creatività ed espressione in movimento, con la musica, in gruppo.

 

La danzaterapia clinica: un percorso di crescita e benessere

La Danzaterapia Clinica è una pratica che si focalizza sul movimento corporeo accompagnato da musica, oggetti e immaginazione. Questo approccio mira a stimolare e favorire il riconoscimento e l’espressione di sensazioni, emozioni e idee. Attraverso il corpo, i partecipanti scoprono come esplorare la propria creatività ed espressività, danzare, esprimersi e raccontarsi agli altri attraverso la bellezza di questa forma d’arte.

Il movimento corporeo è un potente mezzo di espressione che può aiutare a rilasciare tensioni emotive, migliorare la consapevolezza di sé e favorire l’integrazione corpo-mente. Attraverso la danzaterapia, i partecipanti hanno l’opportunità di esplorare una vasta gamma di movimenti, dai gesti delicati e fluidi ai passi più energici e dinamici, sempre guidati dalla musica e dal proprio ritmo interiore.

Partecipare a un incontro di danzaterapia significa anche condividere l’esperienza con altre persone, creando un senso di comunità e supporto reciproco. Danza e movimento in gruppo possono facilitare la connessione con gli altri, promuovendo un ambiente di collaborazione e comprensione. Questo aspetto sociale della danzaterapia è particolarmente benefico per coloro che cercano di migliorare le proprie abilità relazionali e comunicative.

 

 

 

 

Stefano Cortinovis

Si diploma Tersicoreo Lirico/Insegnante di danza nel 2009, presso la Scuola Professionale Italiana Danzatori di Milano. Tra il 2009 ed il 2018 è Performer e Danzatore, collaborando con compagnie di danza, enti di produzione spettacolo ed artisti indipendenti. L’insegnamento è parte integrante della sua carriera. Docente di danze urbane in diverse accademie di formazione professionale per danzatori, dal 2018 è stato selezionato dal CONI come formatore nazionale degli istruttori di danze urbane. Prosegue i propri studi partecipando a percorsi formativi in Teatrodanza (Tecniche Laban Bartenieff), Contact Improvisation, Movement Training. Opera in qualità di Insegnante e Danzaterapeuta Clinico, collaborando con enti pubblici e privati dediti alla cura e alla riabilitazione della persona. Tiene workshop e seminari dedicati al movimento creativo ed espressivo.

Danzaterapia per gli ospiti dell’RSA di Zogno

Oltre ai 4 interventi aperti alla popolazione di Zogno, la Fondazione Polli Stoppani ha previsto un percorso di 4 incontri interamente dedicati agli ospiti della Casa di Riposo Mons. Giuseppe Speranza.

In collaborazione con il personale dell’RSA, verrà individuato un piccolo gruppo di persone anziane che potranno partecipare al percorso, compatibilmente con le proprie possibilità e nel massimo rispetto e cura della propria condizione fisica.

Oggi la vecchiaia è vista come il tramonto della vita, in quanto caratterizzata da un progressivo decadimento e indebolimento dell’organismo. Questa visione critica di una tappa della vita che contiene in sè la saggezza dell’esperienza, rende la vecchiaia un ostacolo al movimento e un peso per il corpo. Il rischio che ne può derivare è quello di credere di non avere più la possibilità di muoversi liberamente. Risvegliare il corpo nell’anziano attraverso la Danzaterapia vuol dire offrire all’anziano la possibilità di ritrovare nel suo corpo delle potenzialità che seppur limitate possono essere accettate e apprezzate in modo consapevole e sereno.

La danza può diventare lo strumento principale grazie al quale l’anziano può riprendere ad ascoltare il suo corpo, accettando i suoi limiti e scoprendo che non è solo fonte di malessere e rimpianti per le capacità perdute ma può essere il ponte per instaurare un nuovo rapporto con se stesso e nuove relazioni sociali all’interno del gruppo. Il risveglio del corpo favorirà il risveglio della mente, influendo positivamente sull’autostima e sul concetto di sé.

Rimanere o ritornare padroni del proprio corpo dal punto di vista neurologico e muscolare, infine, può contribuire a contrastare la trascuratezza e la disistima nei confronti del corpo che invecchia, restituendo così all’anziano un’immagine corporea accettabile ed adeguata alle aspettative estetico-funzionali dell’ambiente socio relazionale di appartenenza.

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